[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

R: Re: [RiminiLUG-General] L'amministratore di sistema... occasionale



scusate,
mi sembra di capire che vi trovate domani sera ( in piazza decio raggi penso), 
se non ho capito male.
per caso c'è qualcuno di voi che ha il cd di ubuntu 10.10 per visionarlo e 
provarlo?
giuseppe zucchetto
>----Messaggio originale----
>Da: ilariofiorini@xxxxxxxxxxxx
>Data: 17/01/2011 15.20
>A: <riminilug-general@xxxxxxxxxxxx>
>Ogg: Re: [RiminiLUG-General] L&#39;amministratore di sistema... occasionale
>
>On 01/17/11 12:41, Ivan Tarozzi wrote:
>> Il giorno lun, 17/01/2011 alle 09.59 +0100, Ilario Fiorini ha scritto:
>>
>>> Mi sembra un problema prettamente informatico, nel senso che mi pare
>>> riguardi un "travaso di informazione".
>>> Mi spiego. Supponiamo di voler scrivere una frase in italiano semplice
>>> ma ben composta: soggetto, predicato, oggetto.
>>> Per farlo posso utilizzare una gui in cui con dei menù a tendina posso
>>> selezionare uno tra molte entità soggetto, una tra molte entità verbo e
>>> una tra molte entità oggetto.
>>> Oppure posso farlo scrivendo del testo su un editor di testi.
>>> Mentre nel secondo caso tutta l'"informazione" che attiene
>>> l'identificazione di cosa è un soggetto, di cosa è un predicato verbale,
>>> di  cosa è un oggetto, nonché la corretta struttura
>>> soggetto->verbo->complemento_oggetto deve essere patrimonio di chi
>>> compone la frase, nel primo caso chi fa il programma, ingloba queste
>>> conoscenze (informazioni) nella GUI, che diventa ovviamente più
>>> complessa ed onerosa di un semplice editor di testo.
>>> In questo modo chi utilizza la GUI anche se non sa nulla di soggetto,
>>> verbo e oggetto, ne di struttura corretta di una frase, potrà realizzare
>>> delle frasi formalmente corrette.
>>> Resta il problema che c'è differenza tra "io mangio una mela", "Ivan
>>> accarezza un porcospino" e "il sole baciava la prima giornata di
>>> primavera": sono tutte formalmente corrette, ma qualcuna  (Ivan potrà
>>> senza dubbio darmene conferma...) non ha molto senso, e l'ultima sarebbe
>>> probabilmente ostica da vidimare come frase corretta per un qualunque
>>> programma automatico...
>>> In definitiva, ben vengano progetti di semplificazione ben fatti
>>> attraverso delle GUI in cui incastonare conoscenze non essenziali o
>>> prettamente mnemoniche (il cui tempo di implementazione può dirsi ben
>>> speso nell'ottica di: "fatto una volta, utilizzato/sfruttato mille"), ma
>>> dubito che questo possa eliminare del tutto un processo di studio e
>>> apprendimento di cosa si stia facendo, essenziale per amministrare
>>> (=atto creativo) un sistema.
>>>
>>> Ilario
>>
>> Che grande vicepresidente!!! :)
>>
>> La tua analisi non fa una piega, e mi trova daccordo.
>> Però come si cala nel problema contingente?
>> In che modo vogliamo/decidiamo di porci rispetto a persone che si
>> ritrovano ad usare/amministrare un sistema Gnu/Linux senza averne le
>> competenze?
>>
>> In soldoni:
>> cerchiamo di dare il massimo supporto possibile ma ci "impuntiamo" nel
>> "pretendere" un corrispettivo impegno a formarsi, e quindi anche usare
>> meno click e più editor? (le virgolette non sono a caso)
>>
>> oppure ci poniamo nell'ottica di sobbarcarci noi l'impegno (con i limiti
>> delle risorse che abbiamo), pur di rendere un servizio agli utenti
>> finali? (alunni, cittadini, ecc...)
>>
>> Per fare un esempio pratico: nessuno immagino avrebbe potuto pensare di
>> dare una copia della documentazione LTSP ad un insegnante dicendogli: è
>> un sistema bellissimo, studiatelo e installatelo. Quindi i nostri
>> progetti pilota hanno un senso.
>>
>> Quando però si passa dalla sperimentazione alla pratica, sono sicuro si
>> porranno (almeno) 2 questioni:
>> - la riproducibilità di quell'esperienza
>> - l'assistenza (amministrazione) quotidiana di quei sistemi
>
>Penso non ci siano molte alternatine: la nostra è un'associazione di 
>volontari e non credo sia possibile ( e neppure saggio) affidare un 
>progetto a lungo termine appoggiandosi ad entità di tal genere (non che 
>non lo si faccia, ed anzi se non accadesse quotidianamente, buona parte 
>delle millantate politiche di wellfare del nostro bel paese andrebbero a 
>scatafascio: ma riconoscere un sintomo come cronico non vuol dire far 
>scomparire la malattia...)
>Quindi volente o nolente, pensando per esempio alle aule informatiche, 
>poiché si sta parlando di progetti che hanno senso se durano nel tempo, 
>o troviamo il Giuseppe della situazione per i prossimi 2, 5, 10, 15 anni 
>o educhiamo e aiutiamo e istruiamo qualcuno individuato nel giusto 
>ambito, cioè, per forza di cose all'interno della scuola, che si faccia 
>carico del problema o per senso del dovere, o per senso civico o a 
>seguito di adeguata retribuzione...
>All'associazione spetta (e non penso possa sobbarcarsi più che) la 
>funzione di divulgazione e formazione primaria e, magari, mettere su un 
>bel progetto per migliorare la documentazione e gli strumenti di 
>gestione; sempre e comunque progetti temporalmente determinati, ovviamente.
>
>
>
>>
>> In entrambi i casi temo che le risorse del LUG non siano sufficienti
>> (speriamo che Giuseppe tenga botta...) e quindi occorre stabilire le
>> regole di cui sopra.
>>
>> Ivan
>>
>> PS:
>> unico appunto alla tua analisi: i porcospini hanno un pancino
>> morbidissimo piuttosto piacevole da accarezzare. L'importante è non
>> sbagliare verso :)
>>
>>
>>
>>
>
>Ilario
>
>