Il caso è interessante ma più che Linux riguarda in generale il discorso
dell'open source e dei repository senza
la verifica della firma digitale. Il maintainer non si è accorto che gli
hanno sostituito da sotto il naso il sorgente
con uno che conteneva la backdoor incriminata.
Questo non era un trojan installato perchè sfruttava una vulnerabilità
di Linux ma era un trojan inserito nel codice
di un applicazione che girava sotto Linux, poi non si capisce bene se il
demone girava come root o come utente specifico
e comunque in un certo senso era come se fosse lo stesso amministratore
di sistema ad installarlo sulla propria macchina
visto che era parte integrante del server IRC.
Alessandro
PS
se la tua recensione era un commento all'interno di punto informatico
non l'ho letto perché non entro in quella specie
di crogiolo per troll e bambini dell'asilo.