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[RiminiLUG-General] Chi sviluppa LINUX?
- To: riminilug-general@xxxxxxxxxxxx
- Subject: [RiminiLUG-General] Chi sviluppa LINUX?
- From: "Giuseppe Ferrara" <giuseppeferrara@xxxxxxxxxxxx>
- Date: Sat, 5 Feb 2011 18:29:12 +0100 (CET)
- Delivered-to: battarsa@xxxxxxxxxxxx
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- Importance: Normal
- Reply-to: riminilug-general@xxxxxxxxxxxx
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Articolo pubblicato su Linux Magazine
CHI SVILUPPA LINUX?
Puntuale come ogni anno, è
arrivato il rapporto di Linux
Foundation, Who Is Writing
Linux, attraverso il quale vengono
pubblicati i dati relativi al contri-
buto di programmatori volontari
e aziende allo sviluppo del kernel
Linux, affinché continui ad evolversi
e a mantenere la posizione di primo
piano che occupa oggi nel mondo
della tecnologia informatica.
Ebbene, i dati parlano chiaro,
aumenta sempre di piu il contributo
da parte di aziende e corporazioni,
che supera di gran lunga quello
degli sviluppatori volontari.
Una tendenza che sembra aver
avuto inizio nel 2005. Da allora,
infatti, il kernel Linux ha ?ricevuto"
codice da circa 6.100 sviluppatori e
poco piu di 600 aziende.
Ma l'aspetto che suscita meravi?
glia e che circa il 70% del lavoro
e svolto da programmatori pagati
per farlo, nella maggior parte dei
casi dipendenti di grandi societa
e corporazioni del mondo dell'ICT.
Ovviamente, non manca il con-
tributo di sviluppatori storici, tra
cui lo stesso Linus Torvalds, e poi
programmatori volontari o gruppi di
questi perlopiu sconosciuti. Ma re-
sta il fatto che il contributo maggio-
re arriva da aziende come RedHat,
IBM, Intel, Novell (ora Attachmate),
Sun Microsystems (adesso di pro-
prieta Oracle), dalla stessa Google,
anche se in misura molto mino-
re, e per questo molto criticata.
Tutto questo cosa significa? E una
tendenza positiva o negativa per Li-
nux? Difficile dirlo. Linux e arrivato
dal basso e in pochi anni e riuscito
ad occupare un posto di primo pia-
no nell'agguerrito mondo dell'ICT,
tutto frutto del lavoro svolto da
volontari sparsi in tutto il mondo.
Ad un certo punto, pero, i "soliti"
grandi dell'informatica si sono ac-
corti, che questo sistema operativo
poteva rappresentare per loro sia
una minaccia sia un'opportunita,
quindi perché non farselo "amico"??
Cosi, sono entrate le grandi azien?
de che, nella maggior parte dei
casi, contribuiscono allo sviluppo
del kernel Linux per poi utilizzarlo
all'interno di loro prodotti basati su
questo sistema operativo. E non
lo fanno certo per un atto di bonta
o per la sola gloria di partecipare
ad un progetto cosi importante. ll
paradosso e che, anche se adesso
e difficile stabilire chi veramente
indica la strada da seguire nello
sviluppo del kernel Linux (lo stesso
Torvalds, ad esempio, che ruolo
occupa in questo senso?), che
magari si e perso quello spirito col-
Iaborativo e pionieristico delI'inizio,
quello di far entrare le grandi azien?
de nello sviluppo del kernel Linux,
prima abituate a produrre coerce
da custodire gelosamente. forse
e stato l'unico modo per portare
il kernel Linux e i prodotti da esso
derivati, dove sono adesso, ovvero
al vertice, almeno in certi settori del
mondo del|'lTC. La cosa positiva é
che la tendenza sembra procedere
in questo senso. Speriamo solo che
Torvalds e company non smettano
di lavorare con e per la comunita.
Domenico Pingitore
redazione@xxxxxxxxxxxxxxxxx