On 11/06/10 09:40, luigi Burnazzi wrote:
Il 06/11/2010 08:04, Luca Piccari ha scritto:Il 05/11/2010 18:53, Christian Zoffoli ha scritto:Il 05/11/2010 18:35, luigi Burnazzi ha scritto: [cut]utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi".la risposta al quesito e' semplice ...il medesimo problema potrebbe esserci anche negli altri stati della comunita' europea ...pero' non hanno adottato nulla di simile ...e vivono decisamente felici. Il grande fratello in genere non ha mai aiutato la gente ...ha sempre e solo aiutato i criminali vestiti con i panni dei politici e mi viene anche da dire che spesso riescono a fare delle porcate ancora piu' grandi dei criminali sopracitati. ...e' il solito problema di chi controlla il controllore... dato che siamo in tema di grande fratello ...ed ormai a fine anno ...vi auguro un 2011 libero dal gran fratello facebook ChristianAlcuni esempi che ho provato sulla mia pelle: Aeroporto di Singapore: possibilità GRATUITA di connettersi sul web in wifi oppure pc gratuiti messi a disposizione dei viaggiatori. Australia: internet point a prezzi irrisori e senza documenti Stati Uniti: da New York a Boston in pulman: per tutto il viaggio wi-fi free. Idem in hotel. Fortunatamente anche l'Italia si è adattata a questo standard... CIAO Lscusate.. rimango perplesso. Ci sono paesi "civilissimi" nella nostra Europa in cui la pedofilia è diffusissima... (ricordate la fatica per scoprire il maniaco in Belgio protetto ad altissimi livelli delle istituzioni?) e si parte allegramente per il turismo sessuale verso Paesi poveri, tanto quelli civili e liberi siamo noi. Negli USA (sulla cui civiltà sono possibili opinioni contrapposte..) è libera anche la detenzione di armi e vediamo cosa succede.. Siamo proprio sicuri che "libero è bello"? Che l'uomo sa autoregolarsi? La libertà è una cosa fantastica ma a volte viene intesa come "posso fare quello che mi pare" e non credo debba essere così, anche se in Italia un intero popolo la pensa in quel modo... ma non facciamo politica. Sarei d'accordo alla libera diffusione del wi-fi solo se ci fossero controlli a campione con pene esemplari per chi commette reati gravissimi ma siamo in Italia e da noi si sa, i controlli non ci sono e se ci sono piano piano li facciamo fuori. Sì lo so, per certe cose sono bacchettone. E adesso scatenatevi!!!
mi scateno?... mi scateno! :-) RIsposta breveSi tratta comunque di una posizione demagogica presa (nella migliore delle ipotesi) per non prende decisioni
Risposta lunga I dati di fatto - in rete non ci si va solo attraverso hotspot wifi: ci sono i wifi casalinghi aperti o mal protetti c'è tuto il background delle sim telefoniche "losche",probabilmente attraverso altri metodi che io (persona onesta) neppure mi immagino -non mi risultano titoloni "alla gogna l'utente X che lasciando libero accesso al proprio wifi ha consentito la clamorosa azione terroristica Y..." - in realtà probabilmente non cambia nulla:http://ilfattoquotidiano.it/2010/11/05/internet-libera-anche-in-italia-non-proprio/75417/ (penso sarà questo il governo che passerà alla storia per il maggior utilizzo inutile di smart-card) - se il governo/parlamento vuole e lo ritiene utile, può fare una legge d'urgenza in poche ore strafottendosene anche dello stravolgimento delle norme elementari del diritto italiano:http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/cronaca/retata-spie/testo-decreto-intercet/testo-decreto-intercet.html (la parte relativa alla non sussistenza della notizia di reato, fa sinceramente accaponare la pelle, ma questo è un altro discorso...)
- $$$$ telco $$$$ Il migliore dei mondi possibilimi aspetto che chi mi governi prenda decisioni sensate, cioè basate su metodi decisionali logici e coerenti tipo: raccolgo tutte le informazioni possibili -> valuto il problema (pro e contro) -> formalizzo un elenco di soluzioni possibili -> scelgo la migliore soluzione attuale -> sorveglio l'evoluzione temporale del contesto generato dalla mia decisione e lo applico come feedback per rielaborazioni o cambiamenti futuri -> rivaluto la situazione -> aggiorno le mie decisioni -> e così via.. Quindi,poiché allo stato attuale mi sembra che nulla dimostri che un accesso libero alla rete possa incentivare azioni terroristiche o malavitose ma che al più possa rappresentare un'opportunità di sviluppo in più, e direi che ce ne è proprio bisogno (allo stato attuale meglio una speranza disattesa che un opportunità persa), ritengo che l'unica decisione logica sia liberalizzare il tutto al massimo, sorvegliando il fenomeno, e apportando modifiche e miglioramenti via via che se ne presenti la necessità...
La realtàCosì facendo non si può fare leva sull'ignoranza della gente: ogni intervento fondato sullo spauracchio di internet, oggetto a noi così famigliare quanto totalmente sconosciuto o oggetto magico per la fascia (votante) dei 50-90enni (come se le peggio cose del nostro paese non fossero successe tra gli anni settanta e i primi anni ottanta, quando ancora esisteva giusto la commutazione elettromeccanica...) è intrinsecamente demagogico, sintomo di uno stato che non sa decidere ed agire,e che meschinamente, sfrutta la situazione come leva fortissima di condizionamento e orientamento Così facendo magari uno sceglierebbe di bersi un caffè e di parlare di lavoro o ad un amico a costo zero via voip o con una mail (nvc ke kn SMS...)
ecc... ecc. Ilario