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Re: [RiminiLUG-General] WI-FI "libero" dal 1 gennaio



Ciao Luigi, 
in parte Ilario e Christian hanno già detto quel che pensavo anch'io. In
ogni caso ritengo che anche nelle tue obiezioni ci siano elementi che
non andrebbero trascurati, anche perchè contengono, IMHO, grosse
verità... però forse la soluzione non è quella che ha proposto a suo
tempo il nostro governo :(

Il giorno sab, 06/11/2010 alle 09.40 +0100, luigi Burnazzi ha scritto: 
> scusate.. rimango perplesso.
> 
> Ci sono paesi "civilissimi" nella nostra Europa in cui la pedofilia è 
> diffusissima... (ricordate la fatica per scoprire il maniaco in Belgio 
> protetto ad altissimi livelli delle istituzioni?) e si parte 
> allegramente per il turismo sessuale verso Paesi poveri, tanto quelli 
> civili e liberi siamo noi.

Daccordissimo che tali pratiche siano ignobili e che andrebbero
debellate con ogni mezzo. Ma siamo sicuri che quella misura aiuta
veramente? Che sia la più efficace? O meglio sarebbe indirizzare le
risorse in sistemi più efficaci? E soprattutto fare pagare veramente chi
viene preso?
E soprattutto lavorare dal basso, per una cultura diversa, invece che
pensare a improbabili briglie quando ormai il danno è fatto: 
Mi è capitato in passato di sentire gente vantarsi delle proprie vacanze
in Thailandia (o altri paesi), per motivi purtroppo noti. Bene, iniziamo
a chiamare le cose con i loro nomi e a pensare che tali "soggetti" non
siano esempi da imitare ma ignobili pedofili... meno ipocrisia aiuta più
di qualunque decreto

> Negli USA (sulla cui civiltà sono possibili opinioni contrapposte..) è 
> libera anche la detenzione di armi e vediamo cosa succede..

Daccordo anche su questo. Però c'è una differenza fondamentale:
Internet, se usata in maniera opportuna, può essere fonte di sviluppo e
democrazia. Invece nessuno ancora è riuscito a convincermi che l'uso di
un'arma possa avere finalità benefiche! :(

> 
> Siamo proprio sicuri che "libero è bello"?
> Che l'uomo sa autoregolarsi?
> La libertà è una cosa fantastica ma a volte viene intesa come "posso 
> fare quello che mi pare" e non credo debba essere così, anche se in 
> Italia un intero popolo la pensa in quel modo... ma non facciamo politica.

Qui si dovrebbe aprire un intero capitolo filosofico-antropologico-etico
Non mi sento di farlo :) Quindi risposta breve:
Le regole, in una civiltà, devono esserci e *devono* essere rispettate.
Però non devono ledere la libertà personale e non dovrebbero limitare
l'uso di pratiche che favoriscono la libera diffusione di informazioni e
servizi.
Il rischio, altrimenti, e di trasformarsi in uno stato di polizia in
cui, per il bene nazionale, si può anche andare in deroga ai più
elementari diritti dell'uomo... è accaduto molto di recente :(

> Sarei d'accordo alla libera diffusione del wi-fi solo se ci fossero 
> controlli a campione con pene esemplari per chi commette reati 
> gravissimi ma siamo in Italia e da noi si sa, i controlli non ci sono e 
> se ci sono piano piano li facciamo fuori.

Il mio timore è che ci si focalizzi sul mezzo invece che sul reato vero
e proprio (e la cultura che sta dietro a quel reato). E' un po' la moda
dei proclami, che fanno scena ma che alla fine non corrispondono mai a
risultati reali

> 
> Sì lo so, per certe cose sono bacchettone.
> E adesso scatenatevi!!!

E mi scateno si:
non avrei mai immaginato che saresti stato il maggior sostenitore
dell'ex-ministro Pisanu... adesso so chi sei :oD   ... si scherza!


Ivan