Riprendo questo topic perchè oggi mi è capitato in un'edicola vedere una
rivista (Linux Pro) che titolava in prima pagina a caratteri cubitali:
"Hacker KO!"... e poi un estratto dei contenuti in cui, senza
possibilità di fraintendimenti, si associava gli hacker ai
malintenzionati che posso mettere a rischio la sicurezza del tuo pc e
dei tuoi dati :(
Ora, non vivo nelle favole, so che da tempo i media utilizzano a
sproposito tale termine e non voglio fare il purista linguistico...
però, che sia proprio una rivista dedicata a linux a commettere un
errore tanto grossolano mi ha colpito!
Premesso che non conosco la rivista e tanto meno gli editori, quindi non
posso dire quanto questi "signori" effettivamente ne sappiano di free
software, open source e hacking (quello vero), non posso pensare si
tratti solo di uno scivolone lessicale. Anche perchè un certo tipo di
cultura (quella hacker) è alla base della storia e dei principi che
hanno ispirato anche gnu/linux (e non solo) e quindi (imho) non è
ammissibile che chi si propone di diffondere cultura informatica su
linux non conosca l'importante differenza tra hacker e cracker!
Scusate lo sfogo... :)
Ivan