Re: [RiminiLUG-General] Il Ministero degli Esteri tedesco torna a Windows

[Ivan Tarozzi <ivan@xxxxxxxxxxxx>]

Il giorno mar, 22/02/2011 alle 19.05 +0100, Daniele Giombani ha scritto:
> Articolo tratto da pc-facile.com
> 
> http://www.pc-facile.com/news/il_ministero_degli_esteri_tedesco_torna_a_windows/69090.htm
> 
> ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
> 
> Il governo tedesco ha confermato che il Ministero degli Esteri tedesco 
> sta per tornare ai sistemi Windows sui propri PC desktop.
> 
> Il Ministero degli Esteri aveva iniziato la migrazione di tutti i propri 
> sever su Linux nel 2001 e sin dal 2005 aveva utilizzato sui propri 
> sistemi desktop software open source com Firefox, Thunderbird ed OpenOffice.
> 
> Il governo ha spiegato che, sebbene le soluzioni open source si siano 
> dimostrate molto valide, particolarmente sui server, i costi per 
> l'adattamento, per le necessarie estensioni - ad esempio, per la 
> realizzazione di appositi driver per stampanti e scanner, e per il 
> training, si sono rivelati più elevati del previsto.

Che ci siano degli adattamenti da fare, e che questi comportino dei
costi, mi sembra scontato. Soprattutto in virtù del fatto che magari
negli anni sono stati messi in piedi quintali di macro excel, stampe da
access e così via... 
Sul discorso periferiche non mi pronuncio, ma è ovvio che a suo tempo
non ci sia preoccupati di scegliere scanner e stampanti perfettamente
supportati... 
Mi viene da dire che forse un'attenta analisi avrebbe facilmente messo
in evidenza queste problematiche già qualche anno fa... poi va a capire
che versioni di linux desktop stanno usando, visto che anche lì negli
ultimi anni sono stati fatti abbastanza passi avanti.

> I risparmi potenziali, che erano stati ribaditi ancora nel 2007, si sono 
> rivelati difficilmente realizzabili, e ciò ha portato infine alla 
> decisione attuale.

Secondo questa affermazione c'è a mio parere un aspetto molto
importante, che ho già cercato di evidenziare in qualche mail
precedente.

Dobbiamo smettere (IMHO) di pensare a GNU/Linux e a tutto il software
libero come qualcosa di gratis che ci fà risparmiare e basta!
Sia perchè esperienze come queste (e di analoghe si possono trovare
nelle aziende) evidenziano come i costi delle licenze non siano i soli
da tenere in considerazione (anche se a volte non sono affatto
insignificanti!)

Sia perchè (molto più importante) si porta a tralasciare tutti gli altri
aspetti che sono:
- adozione di formati aperti
- possibilità di accedere ai sorgenti (con tutti i benefici del caso)
- maggiore sicurezza (legata al pt precedente)
- maggiore tutela dei propri dati e delle informazioni 
- ... e via dicendo

Poi ovvio che anche il risparmio economico (soprattutto per i burocrati
che devono scegliere) è un'arma da giocare, ma è solo una conseguenza.

> È interessante osservare che a quanto sopra indicato si aggiunge il 
> feedback negativo degli utenti (in questo caso, i dipendenti del 
> Ministero) che hanno lamentato l'assenza di molte funzionalità, usa 
> scarsa usabilità ed una interoperabilità troppo limitata.

Questa è un po' come quella di Andrea che dice che tutte le
distribuzioni che ha provato non girano!!!

(... scherzo ovviamente!)

Detta così non vuole dire nulla!
Inoltre non mi fiderei ciecamente del giudizio dell'utente; o meglio,
andrebbe analizzato nel merito per capire quanto i feedback negativi
siano imputabili solo ad un diverso modo di lavorare, e ai limiti che
giustamente sono più stringenti in un desktop linux (aka: i filmini e il
solitario te li guardi a casa)

Ivan