[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Re: [riminilug-general] Anche io darei un consiglio al governo



Salve,

trovo che l'iniziativa sia ottima, ma personalmente condivido sia le preoccupazioni di Ivan che di Francesco.

Confesso però che, siccome ritengo però che la parola gratis arrivi prima della parola libero, sono disposto al compromesso per cui accostare le due parole senza troppi problemi sul dove cada l'accento, visto che la gratuità è oggi una calamita importante.

Sul fatto di chi installerebbe il SO GNU/Linux sui sistemi messi in commercio, quello che si potrebbe proporre è di vendere con preinstallati i due SO aprendo un caso di Concorrenza Sleale verso Windows per il fatto che è l'unico sistema preinstallato (un po' sulla scia della vicenda di Internet Explorer rispetto agli altri browsers). Per giunta, se la casa produttrice si trovasse ad installare tutti e due i sistemi i benefici si moltiplicherebbero per tutta la comunità dell'OpenSources perché:
1. GNU/Linux sarebbe già diffuso e potenzialmente disponibile ad ogni utente che compri un nuovo pc,
2. dovendo installare software open sulle proprie macchine, si andrebbe ad incentivare la produzione e diffusione di drivers per l'hardware di volta in volta commercializzato, sanando una volta per tutte quel che è da sempre il vero tallone d'Achille di GNU/Linux.

Per quanto riguarda i costi per una PA che decidesse di migrare a GNU/Linux credo che non siano da imputarsi tanto ad  installazione, amministrazione, aggiornamento, ecc. perché questo sarebbe affidato ai CED (di cui ormai anche il comune più scalcinato dispone), e neppure alla formazione dei dipendenti che dovranno usare le macchine equipaggiate con GNU/Linux visto che tolta installazione e aggiornamenti di sicurezza quello che dovranno fare è login e uso di strumenti di ufficio (e quindi la formazione risulta ridotta al minimo). Il vero costo che le PA potrebbero trovarsi a sostenere è semmai quello della conversione di eventuali applicativi specifici per farli girare in ambienti GNU/Linux.

Su cosa puntare quindi per promuovere GNU/Linux nella PA? Secondo me:
1. stabilità e sicurezza (la mancanza di crashes e virus garantisce un potenziale incremento di produttività dei dipendenti),
2. portabilità/compatibilità dei formati (a chi non è mai capitato che il documento prodotto con una versione di MSWord sia impossibile da aprire con un'altra versione? Il formato odt ovvia anche a questo problema facilitando la condivisione di documenti da una macchina all'altra),
3. solo in seguito la gratuità/apertura delle licenze: una volta sostenuti i costi per convertire il software specifico, il resto è tutto risparmio non dovendo più spendere per licenze di sistemi operativi, applicativi da ufficio e antivirus...

Saluti

pL



Il 08/05/2014 11:35, luigi Burnazzi ha scritto:

Sto preparando una lettera da inviare al governo.

Prima di inviarla però voglio condividerla in modo da raccogliere i vostri suggerimenti in base ai quali tra qualche giorno ne farò la versione definitiva in modo che sia più incisiva possibile.
E' mia intenzione diffonderla in rete per dare la possibilità a tutti i LUG e loro soci/amici/conoscenti di inviarla a loro volta.

Visto che c'è tempo solo fino al 30 maggio per inviarla dobbiamo diffonderla molto presto, diciamo entro il 12/5.

Attendo vostri suggerimenti - commenti - critiche costruttive.

Se il Governo ci ascoltasse sarebbe veramente una rivoluzione! ;)
Grazie
Ciao a tutti.

Luigi


La farei così (fermo restando che alla fine chi la invia può modificarla come vuole ma intanto avremo una basa comune "ragionata"):

Oggetto: "Siamo nell'era digitale: fate un regalo GRATIS agli italiani."

Testo:
"Perché non fare un regalo a tutti gli italiani che non costa nulla allo Stato ma permette ai cittadini di risparmiare soldi soprattutto in questo periodo di crisi?

Fate una semplice legge che imponga a tutti i rivenditori di vendere i computer senza sistema operativo con la possibilità di installare quello che vogliono: ad esempio Windows (indicando chiaramente quanto dovrebbero pagare per averlo installato) oppure Linux (disponibile legalmente gratis in rete).

Nel primo caso non cambierebbe nulla in quanto già ora lo paghiamo quando acquistiamo un pc (ma non ce lo dicono facendolo subdolamente apparire "compreso nel prezzo"); nel secondo caso invece avremmo gratuitamente un ottimo sistema operativo, più sicuro, facile da usare, che non teme i virus e soprattutto libero e "open" (tutti possono vedere com'è fatto, studiarlo e se vogliono migliorarlo a beneficio della comunità).
Ogni italiano che acquista un computer con Linux risparmierebbe così diverse decine di euro solo per il sistema operativo e diverse centinaia di euro per i software aggiuntivi (ufficio, grafica, musica, ecc..).
Gli italiani ringrazierebbero.

Da non trascurare inoltre la funzione educativa di questo provvedimento, che consentirebbe di diminuire tantissimo la cattiva abitudine di ricorrere a software illegali in quanto con Linux la stragrande maggioranza dei programmi è gratis. Nell'utilizzo quotidiano non c'è alcuna necessità di ricorrere a software a pagamento.
Linux è gratis anche per la Pubblica Amministrazione e le aziende.

Grazie per l'attenzione.

Distinti saluti"

---------------------------------------------------------------------
Per cancellarsi, scrivi a: riminilug-general-unsubscribe@xxxxxxxxxxxx
Se vuoi conoscere altri comandi, scrivi a: riminilug-general-help@xxxxxxxxxxxx




--
possono dirci su che cosa riflettere, non che cosa pensare