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Re: [riminilug-general] Atelier digitali



Incontro MakerRN domani pomeriggio.
Vediamo che idee hanno, se sono stati contattati da altri AD, ecc. ecc.

Ivan, dici cose assolutamente condivisibili.

Confermo che per molti AD il bando sugli atelier rappresenta una possibilità per rimpinguare le scarsissime dotazioni informatiche delle scuole.
Confermo le politiche furbette del MIUR, noi ci siamo abituati al molto fumo e poco arrosto.

Mi sto però rendendo conto che molti insegnanti vogliono fare cose nuove ma non sanno da dove cominciare. Però hanno entusiasmo.

Partiamo da questo: un po' di soldi del ministero, collaborazioni con chi ne sa di coding e robotica, docenti non competenti ma volonterosi.
L'importante è cominciare!

Ci vediamo stasera.
Roberta

Il 05/Apr/2016 11:48, "Ivan Tarozzi" <itarozzi@xxxxxxxxx> ha scritto:

On 03/04/2016 10:14, Roberta Lombardi wrote:

Cari tutti, entro il 27 aprile ogni scuola del primo ciclo d'istruzione (scuole elementari, scuole medie e istituti comprensivi) potrà partecipare al bando del MIUR per la creazione di un atelier digitale.

Chi è interessato ad approfondire l'argomento può trovare qui il bando e gli allegati:

https://drive.google.com/folderview?id=0B-0B1qKTii0hTXJWX1JreEcxMGM&usp=sharing

L'atelier digitale ce lo possiamo immaginare come uno spazio con tavoloni e sedie, dove i bambini lavorano a progetti di coding e di robotica, ma anche di italiano-storia-geografia-scienze-matematica-arte digitali.

L'apprendimento nell'atelier è di tipo cooperativo, quindi i bambini dovrebbero lavorare in coppia o in piccolo gruppo.

Nell'atelier i bambini devono apprendere dei linguaggi, costruire competenze, sviluppare la capacità di risolvere problemi in modo creativo.

Ogni istituzione scolastica può allestire un solo atelier e per farlo avrà un finanziamento di 15mila euro. Ci dicono dai “piani alti” che il finanziamento verrà concesso, in Emilia Romagna” a una scuola su due (più o meno), quindi le possibilità sono abbastanza buone.

In questa fase progettuale ci servono le vostre idee.

Cosa comprare per allestire un atelier digitale? 

Walter Vannini ha scritto un articolo-guida su questo argomento

http://www.techeconomy.it/2016/03/31/atelier-digitali-linee-guida-acquisti/


Quindi: Raspberry PI, Arduino, stampanti 3D... e cos'altro?

A questa mailing list sono iscritti almeno tre animatori digitali della provincia di Rimini.

Ci servono idee, suggerimenti, indicazioni, quindi chi ha esperienza in questo ambito si faccia avanti e dica la sua! 

Buona domenica.

Roberta


Ciao a tutti,
rispondo un po' in ritardo sia perchè piuttosto incasinato sul lavoro e sia perchè speravo che qualcuno mi anticipasse in modo da non essere sempre i 2/3 che discutono di questi temi.

Visto che per una volta non si parlava di kernel, driver, configurazioni esoteriche o log di sistema speravo che anche chi  spesso si "nasconde" dietro il "non sono abbastanza esperto" volesse dare qualche contributo.
Finito lo "sfogo" veniamo al dunque.

Ho letto il bando e i relativi allegati, e ho letto l'articolo di Vannini, che in parte condivido, pur trovando  alcune affermazioni troppo estreme e discutibili.

Appena ricevuta la notizia ho pensato che fosse una buona occasione, avere fondi per allestire spazi tecnologicamente avanzati e che soprattutto stimolassero la manualità e la creatività dei ragazzi.

Poi ho pensato, anche sulla base di alcuni feedback degli animatori digitali che stanno iniziando il percorso di formazione:
ma siamo sicuri che questa cosa non sia l'ennesimo tentativo di lanciare slogan, avviare progetti che privi di una base di utenza preparata (dirigenti e docenti)  e di partner tecnologici di supporto (associazioni, consulenti e aziende esterne) saranno destinati a fallire, ad essere sottoutilizzati e a finire nel dimenticatoio (salvo qualche caso di insegnante illuminato che comunque potrà giovare dei laboratori) ?!?

Dico questo perchè una storia simile un po' l'abbiamo vista con le LIM (e quelli sono dispositivi "universali" e non prettamente informatici). Ora  parliamo di tecnologia, robotica, programmazione, microcontrollori, stampanti 3D, CNC...
Tutte cose che per essere utilizzate presuppongono una formazione specifica, o in alternativa una partnership con associazioni e/o professionisti che si occupano di queste cose.

Ovviamente il RiminiLUG potrebbe dare una mano, così come altre realtà del territorio (fablab ecc.) ma ho paura che se incontriamo qualche difficoltà a formare docenti su scratch, ne faremo molta di più a formare su arduino, stampa 3d e robotica. Soprattutto parlando di scuole del primo ciclo, dove è vero che c'è più libertà sui programmi ministeriali, ma il personale è mediamente più lontano da queste cose, e soprattutto non esistono tecnici di laboratorio specifici come avviene alle superiori.

L'altro aspetto che mi lascia molto dubbioso è il modo in cui il MIUR ha organizzato il tutto. Della serie: ok scuole, noi vi mettiamo a disposizione fino a 15000 euro (che se ci pensate non sono poi tantissimi, ma meglio di niente) e voi per averli dovete proporre un progetto completo per l'atelier (dalla lista degli apparati tecnologici alla progettazione degli spazi) e organizzatevi in modo da trovare persone e associazioni che installino, configurino, predispongano formazione e assistenza.

Devo essere onesto, io che mi occupo di informatica (interfacciata all'elettronica) per lavoro farei fatica a predisporre un progetto come descritto nel bando! E' una cosa davvero complessa e vi assicuro che con quei fondi non si va molto lontano. Proprio perchè (a mio parere) quei fondi non dovrebbero solo servire a fare la spesa e allestire i locali, ma anche a tutte le attività a corollario.  Oppure il MIUR pensa  che debbano essere svolte a costo zero e in forma esclusivamente di volontariato da docenti e associazioni ?!

Ricordo infine che quei fondi non andranno a tutte le scuole: ok, se li devono sprecare meglio farli avere a chi si impegna ad usarli bene. Ma siamo sicuri che questo atteggiamento (assieme al fate voi) non aumenti la distanza tra istituti (docenti direi io) virtuosi e meno virtuosi?

Insomma, io nutro forti dubbi sulle ricadute positive di questo modo di gestire le cose e temo che sarà solo l'occasione di acquisire un po' di materiale (meglio che niente) e poco più per alcuni, e di poter far proclami per altri.

Visto che stamattina sono in vena polemica :) concludo dicendo che rimando considerazioni più tecniche sui kit e sugli strumenti da acquistare a successiva mail o a colloqui diretti con gli insegnanti interessati. Se posso darò una mano e metterò a disposizione quel poco che so. Se però il contributo dell'associazione è così basso forse potrei valutare un apporto come singolo individuo o in partnership con altre associazioni (makern? fablab romagna?) che non conosco direttamente ma che forse potrebbero essere più sensibili a questo tipo di attività.

un caro saluto a tutti :)
Ivan