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Re: [RiminiLUG-General] Re: Chi è il RiminiLUG? [WAS: Re: [RiminiLUG-General] Zenkernel x Ubuntu]
Il giorno ven, 16/04/2010 alle 00.13 +0200, Christian Zoffoli ha
scritto:
> On 15/04/2010 11:19, Ivan Tarozzi wrote:
> [cut]
>
> > Rimangono però degli ambiti, al di fuori di quello personale, in cui
> > varrebbe la pena (forse) di spingere l'adozione di Linux anche nei
> > confronti di utenti a cui può "non interessare di imparare". Due esempi
> > su tutti: la scuola e la pubblica amministrazione.
> >
> > A mio parere sarebbero abbastanza evidenti i vantaggi (in parte diversi
> > nei due contesti) nell'adottare sw libero. Tralasciando al momento la
> > reale fattibilità della cosa (ostacolata anche e soprattutto da pigrizie
> > mentali e vincoli commerciali...) mi sento di dire che "limitare" la
> > nostra azione solo nei confronti di chi sia disposto a sbattersi, forse
> > farebbe perdere una parte di utenza che, sia per le nostre tasche (P.A.)
> > che per il nostro futuro (Scuola), non andrebbe tralasciata.
> >
> > Poi ovviamente in quei contesti esisterebbe (... diciamo che dovrebbe
> > esistere) un amministratore di sistemi degno di quel nome che dovrebbe
> > sgravare il singolo utente/studente da tutto ciò che non sia l'utilizzo
> > dei programmi applicativi. Ma questo vale per qualsiasi S.O.
>
>
> secondo me e' impossibile per un lug portare linux della P.A. se non nei
> concetti e nella filosofia.
> Gestire la moltitudine e la varieta' delle persone che popola un'ente è
> un'impresa titanica che solo chi e' pagato per dedicarci
> giornate/mesi/anni puo' reggere.
> E' impensabile per un LUG, composto da volontari che part-time offrono
> la loro conoscenza, portare linux nelle p.a.
>
Sono perfettamente conscio e daccordo!
Direi idem per le scuole, dove in teoria si potrebbero avere un po' più
di margini di manovra, ma dove nella pratica stiamo vedendo che non è
facile ottenere risultati :(
Paradossalmente in questi casi la disponibilità (volontaria e part-time)
di alcuni soci interessati ci sarebbe anche, ma manca un riscontro
dall'altra parte.
> Possiamo fare delle conferenze, delle demo, qualche mini-corso ...ma
> sicuramente nulla di piu'.
>
Infatti questa discussione serve proprio (IMHO) anche a ritarare il tiro
su cosa "possiamo" e cosa "non possiamo" fare. Secondo me equivale a
dire:
facciamo un attimo un consuntivo delle attività degli ultimi mesi e dei
relativi risultati, e sulla base di questo non gettiamo la spugna in
generale ma piuttosto indirizziamo le (poche) risorse verso qualcosa che
rimane alla nostra portata.
>
> Leggendo la risposta mi sono reso conto che un parte delle mie mail e'
> stata mal interpretata: sono il primo a dire che la p.a. e la scuola
> hanno bisogno di linux e da anni cerco in vari modi di sensibilizzare e
> portare avanti progetti all'interno di esse ...ma questo non vuol dire
> che possa essere lo scopo di un LUG e che possa essere fattibile
> attraverso la struttura di un LUG.
>
Non ho dubbi e sono daccordo. La mia era solo una nota (spero non
polemica) non tanto sulla possibilità di incidere attivamente
all'interno di tali istituzioni (sicuramente non saremmo in grado) ma
sul target a cui il LUG, con la sua opera di sensibilizzazione almeno
"teorica", voglia o possa rivolgersi.
Nel senso che mi pare giusto indirizzare l'attività primaria verso chi
dimostra impegno e voglia di imparare. Magari, se ce ne fosse
l'occasione, anche continuare a fare qualche demo, presentazione o
conferenza anche ad un pubblico più vasto e apparentemente meno
interessato... ma è solo un'idea :)