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Re: [RiminiLUG-General] anche i comunisti vogliono microsoft



Il giorno sab, 27/11/2010 alle 19.56 +0100, Christian Zoffoli ha
scritto: 
> <flame_mode_on>
> 
> scusate lo sfogo ma quando in un paese anche i comunisti spingono per
> microsoft vuol veramente dire che siamo alla frutta
> 
> http://punto-informatico.it/3045991/PI/News/vendola-microsoft-non-nemico.aspx
> 
> 
> </flame_mode_on>
> 

Visto le precedenti dichiarazioni di qualcuno sull'attendibilità delle
notizie di PI :) ho voluto verificare le fonti :-D

Alla fine devo concordare che si tratta davvero di un brutto e
"pericoloso" accordo, come già se ne sono fatti negli ultimi anni
(Brunetta docet)

Al di là delle personali convinzioni tecnico/etiche su Microsoft e anche
senza voler demonizzare a priori una soluzione (anche perchè spesso
controproducente) non posso non notare una certa incoerenza tra
l'accordo siglato e le parole di apertura di quella parte politica verso
il freesoftware e il copyleft (...)

Chiunque può leggere le poche pagine dall'accordo tra regione puglia e
MS (scaricabili dal sito della regione) e farsi la propria idea.
Io ad esempio ho rabbrividito leggendo: 
"promozione di programmi o progetti dedicati al settore Education che
prevedono favorevoli condizioni per l’acquisto di software per le
scuole."

Ma soprattutto mi hanno lasciato basito 2 cose:
- la (NON) risposta (sul suo blog) del presidente della regione alle
critiche, che invece di dibattere nel merito ha preso come pretesto
l'abbattimento del digital divide, pure importante ma che nulla ha a che
fare con le obiezioni sollevate
- l'assenza nel protocollo di intesa di qualunque riferimento a standard
aperti (salvo una nebulosissima frase in cui si afferma che MS è attiva
da tempo in questo senso), ovvero un indirizzo preciso da parte della
regione a tutela della libertà digitale

La cosa è ancora più grave se si pensa che l'obiettivo dell'intesa
riguarda la costituzione di un "centro di competenza" che deve prendere
(o almeno proporre) decisioni per il futuro tecnologico della P.A. e non
la mera fornitura di sw per compiti specializzati.

Insomma, siamo alle solite: invece di dare direttive precise e mettere
paletti ai vari competitor si affida la ricerca della soluzione
"migliore" al soggetto più di parte. E il fatto che sia a costo zero per
la regione non giustifica nulla.

... ma visto che ci sono anche soci nuovi e che magari alcuni giudizi
possono sembrare eccessivi, mi piacerebbe allargare un po' il dibattito
e capire cosa ne pensate. Al di là del caso specifico e dei giudizi
politici, ovviamente

Ivan