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Re: [RiminiLUG-General] Oracle paga per chiudere con le mazzette



Il 04/02/2011 17:53, Ivan Tarozzi ha scritto:
[cut]
> io invece no !
> anche perchè il concetto stesso di software libero non prevede che
> qualcuno possa esserne escluso :) poi non è detto che tutti coglieranno
> l'occasione, ma a quel punto è un problema loro!

ovviamente linux deve essere libero ...ma al tempo stesso non deve
essere in balia dei soliti furbi:
- multinazionali e persone in genere che lo sfruttano in vari modi senza
generare un ritorno **sano** alla comunita'

inoltre ritengo che non sia per tutti anche da un altro punto di vista
...sicuramente non e' e non deve essere per chi non ha voglia d'imparare
e vuole semplicemente avere un windows gratuito


dal 96 ne ho visti parecchi (forse troppi) di progetti open
assolutamente fantastici collassati per mere ragioni materiali:
- mancanza di fondi per continuare lo sviluppo
- cambio di licenza da parte dell'autore che non riuscendo a tirare
avanti ha deciso di venderlo
- vendita della tecnologia ad entita' economiche che a seconda del caso
iniziano lo sviluppo di un prodotto commerciale e/o fanno collassare il
progetto per non avere concorrenti
..ecc ..ecc


se l'atteggiamento nei confronti di una comunita' che produce ottima
tecnologia fosse diverso ...forse sarebbe ancora piu' grande e migliore


considerate solo alcuni semplici punti:
a) anche gli sviluppatori open mangiano (ed alcuni progetti sono
talmente grandi che ci vuole x forza qualcuno full time)
b) solamente negli ultimi anni alcune (poche) aziende hanno iniziato a
butta qualche spicciolo a fondo perduto per permettere ai programmatori
open di continuare lo sviluppo di alcune porzioni di codice (e ricordate
che se qualcuno paga ...spesso influenza anche la scelta della strada /
delle priorita')
c) le donazioni per supportare lo sviluppo sono pressoche' inesistenti


-- 
Christian Zoffoli (XMerlin)

You never change things by fighting the existing reality. To change
something, build a new model that makes the existing model obsolete."
-- R. Buckminster Fuller