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Re: [RiminiLUG-General] Re: Chi è il RiminiLUG? [WAS: Re: [RiminiLUG-General] Zenkernel x Ubuntu]
Il giorno mer, 14/04/2010 alle 15.32 +0200, Christian Zoffoli ha
scritto:
> Vorrei ribadire in mailing un paio di concetti che ho e che abbiamo
> espresso ieri sera.
>
> * Il LUG e' una struttura nella quale si fa cultura e si cerca di
> trasmettere cultura e questo e' drasticamente diverso dalla manutenzione
> pro-bono dei pc della gente.
>
> ...in altre parole, si è disposti ad aiutare **chiunque**, purchè
> l'interlocutore abbia intenzione d'impare ed a sua volta ri-comunicare
> ad altri. ...noi insegnamo a leggere non leggiamo per voi ogni volta che
> ne avete l'esigenza
>
> * E' ora di tornare a mostrare la varieta' delle distribuzioni GNU/Linux
> evitando l'appiattimento verso Ubuntu.
>
> Questo perche':
> - siamo un'associazione che promuove la pluralita'
> - nel mondo linux non c'e' solo ubuntu
> - Ubuntu sta prendendo una pessima piega
> - ubuntu ormai da diverso tempo sviluppa addosso alla gente ed e' sempre
> meno interessata a rilasciare distribuzioni realmente testate
> (...probabilmente questo e' la premessa alla creazione di una distro
> commerciale in stile redhat RHEL/fedora).
>
> * Personalmente ritengo che se una persona non ha voglia di sbattersi
> con linux e non vuole usare windows ..puo' tranquillamente usare MaxOS/X
> che ha la migliore GUI del creato ed e' basato su piattaforma BSD e
> pertanto decisamente piu' stabile di winzozzone.
>
>
> Christian
>
Riposto questa mia mail in risposta a quella di Christian, visto che
prima l'avevo inviata solo a RiminiLUG-Soci - e non ho capito se era
arrivata:)
-------------------
Nell'assemblea di ieri sera, partendo dall'analisi di distribuzioni
alternative ad Ubuntu, è ri-emersa la discussione sulle finalità del
LUG. Essendo socio da poco più di un anno ho solo potuto intuire, non
avendo vissuto le varie fasi della vita del LUG, che tale argomento
periodicamente torna fuori. Mi pare che anche in occasione del Linux Day
2009 sia stato toccato, cadendo poi un po' nel vuoto...
Ho potuto notare che esistono diversi orientamenti con posizioni che da
una prima vista superficiale possono quasi sembrare inconciliabili, ma
che di fatto mi pare coesistano all'interno dell'associazione da diverso
tempo.
A questo punto ho qualche interrogativo; prima però una doverosa
premessa: quando ho deciso di associarmi al LUG ho preso visione dello
statuto e degli obiettivi dell'associazione, come credo chiunque di voi.
Quindi, seppur motivato a dare un contributo anche con idee nuove e
magari non condivise da tutti, rimane in me l'idea che sono io che devo
aderire al LUG (così come a qualsiasi associazione) e non viceversa :)
Ovviamente senza che questo escluda a priori la possibilità di dare un
contributo, a volte anche critico ma pur sempre nell'ambito degli
obiettivi condivisi.
Detto questo, i miei interrogativi sono:
1. E' possibile riaffrontare il tema delle finalità del LUG, senza
scatenare diatribe interne infinite ma vivendolo come momento di
condivisione tra i soci dei famosi obiettivi condivisi?
Se mi dite che sono discorsi già fatti allora me ne sto zitto :)
2. E' possibile "rinegoziare" alcune finalità sulla base del fatto che
il numero e la tipologia dei soci (soprattutto quelli acquisiti
ultimamente) possono essere diverse da quelli della nascita del LUG?
3. E' possibile coinvolgervi (voi tutti soci che leggete) nel dibattito,
se non durante le serate del martedì almeno in uno scambio di idee via
mail? Mi pare che la partecipazione alla vita dell'associazione, anche
se in modo virtuale, sia al momento piuttosto scarsa...
Se ritenete che tutto ciò sia solo tempo "sprecato", allora non spreco
altro virtual-inchiostro.
E' solo che mi sembra che ultimamente anche le serate di incontro siano
piuttosto sterili (a parte le ultime idee emerse ieri) e quindi mi
piacerebbe riattivare un po' l'associazione; e magari dibattere sulle
finalità del LUG potrebbe essere un'occasione come un'altra. Ovviamente
se si tratta di un dibattito non fine a se stesso, ma che ad esempio
tenda a ri-sottolineare l'etica del Free Software, le peculiarità
tecniche di certe soluzioni e il tipo di cultura (informatica e sociale)
che si vuol cercare di diffondere.
Ivan