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Re: [riminilug-general] Ubuntu all'Opera



Omar Schiaratura ha scritto:

premessa: una volta il computer mostrava un prompt all'avvio e l'unica cosa che ci potevi fare era giocare o programmare in basic, i so ancora nn esistevano, ma anche per giocare l'utente era "costretto" ad impararsi un comando basic: load.
Quasi come apt-get x'yz-3-4,6 ?! :-)

oggi i computer hanno un sistema operativo con finestre ed icone colorate.
sicuramente questo facilita l'utente inesperto, ma inesperto nn vuol dire che debba rimanere tale.
non conoscere la macchina che usi significa rimanere in balia di essa.
Ben pochi conoscono come funziona l'ABS o l'ESD, ma nulla impedisce loro di guidare la macchina. Qui è deve essere più o meno la stessa cosa. O subordiniamo l'acquisto di un pc al conseguimento della patente, che non sarebbe neanche una cattiva idea...

Mentre per un utente è naturale che le evoluzioni dei computer portino come vantaggio ad un miglioramento del loro utilizzo, dal punto di vista delle multinazionali il vantaggio è l'assuefazione e "sudditanza" del primo verso il computer.
Tutto vero. Il problema a mio avviso è l'elevato livello di complessità che c'è dietro e non proprio alla portata di tutti. La mia piccola esperienza di corsi di informatica fatti ad adulti è quella di persone che faticano a capire la differenza tra selezionare e trascinare e onestamente linux mi sembra abbastanza off-limits per loro (come del resto windows, sia chiaro).

bisogna vedere i punti di vista: con la semplicità d'uso i venditori puntano al controllo indiscriminato dell'utente, e visto che sembra che nessuno li fermi, sta all'utente dire no. Non è importante che sistema operativo usi, l'importante è conoscerlo e poterlo scegliere.
Vero

Se usi windows non è vero che non lo devi imparare, la semplicità è solo una maschera.
Vero

Quando uscirà vista o il nuovo mac os x saremo tutti costretti a fare una scelta: fare con il computer quello che vuole un distributore o farci quello che voglio io.
Vero

Chi non ha tempo o voglia per imparare dovrebbe scegliere il male minore: non usare un computer, che è equivale a libertà
Tra il bianco e il nero ci sono molte sfumature di grigio, per non parlare poi dei colori... Dal punto di vista "politico" siamo perfettamente d'accordo, lo testimonia il fatto che nonostante non usi linux sul mio pc sto qui a leggere e a scrivere. Credo però che dal punto di vista client linux ancora debba fare della strada. In un'altra mail si diceva che ci sono tante distribuzioni: forse troppe? A volte avere troppe informazioni è come non averne nessuna in mancanza di una chiave di lettura.

E' difficile parlare per titoli, e soprattutto per e-mail. La mia non è una posizione netta o di intransigenza, ma credo profondamente nella necessità di mediazione e scambio tra mondi diversi, e questo è lo spirito che vi prego di leggere in queste mail.

Un saluto a tutti, ex alunni compresi!
Riccardo

Alle 09:57, mercoledì 7 dicembre 2005, web@xxxxxxxxxxxxxxxxxxx ha scritto:
Non sono mica tanto d'accordo...
Io credo che un computer debba potere essere usato anche da chi non ha
tempo, capacità, possibilità di perdere giorni per capire come si
collega una periferica o si installa un programma. Non sono un utente
alle prime armi, ma ricordo ancora le ore perse nel tentativo di
installare una versione di star office che non trovava le glibc che gli
piacevano su una red hat di qualche anno fa.
Credo ci siano due livelli di utenti: quelli esperti e comunque
dediderosi di non farsi mettere i piedi in testa dal proprio pc e quelli
che usano il pc come la macchina, che per essere usata non richiede
anche la capacità di ripararla. E' un po' il motivo per cui andiamo dal
medico e per occuparci della nostra salute non dobbiamo necessariamente
laurearci in medicina. Al momento non mi sembra che questa seconda
categoria di utenti, comunque numerosa e pertanto meritevole di
attenzione e rispetto, non abbia grandi alternative allo zio B, se non
forse lo zio di scozia, un certo mac, con costi di hw comunque superiori.