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Re: [riminilug-general] Ubuntu all'Opera



premessa: una volta il computer mostrava un prompt all'avvio e l'unica cosa 
che ci potevi fare era giocare o programmare in basic, i so ancora nn 
esistevano, ma anche per giocare l'utente era "costretto" ad impararsi un 
comando basic: load.
oggi i computer hanno un sistema operativo con finestre ed icone colorate.
sicuramente questo facilita l'utente inesperto, ma inesperto nn vuol dire che 
debba rimanere tale.
non conoscere la macchina che usi significa rimanere in balia di essa.
Mentre per un utente è naturale che le evoluzioni dei computer portino come 
vantaggio ad un miglioramento del loro utilizzo, dal punto di vista delle 
multinazionali il vantaggio è l'assuefazione e "sudditanza" del primo verso 
il computer.
bisogna vedere i punti di vista: con la semplicità d'uso i venditori puntano 
al controllo indiscriminato dell'utente, e visto che sembra che nessuno li 
fermi, sta all'utente dire no.
Non è importante che sistema operativo usi, l'importante è conoscerlo e 
poterlo scegliere.
Se usi windows non è vero che non lo devi imparare, la semplicità è solo una 
maschera.
Quando uscirà vista o il nuovo mac os x saremo tutti costretti a fare una 
scelta: fare con il computer quello che vuole un distributore o farci quello 
che voglio io.
Chi non ha tempo o voglia per imparare dovrebbe scegliere il male minore: non 
usare un computer, che è equivale a libertà

Alle 09:57, mercoledì 7 dicembre 2005, web@xxxxxxxxxxxxxxxxxxx ha scritto:
> Non sono mica tanto d'accordo...
> Io credo che un computer debba potere essere usato anche da chi non ha
> tempo, capacità, possibilità di perdere giorni per capire come si
> collega una periferica o si installa un programma. Non sono un utente
> alle prime armi, ma ricordo ancora le ore perse nel tentativo di
> installare una versione di star office che non trovava le glibc che gli
> piacevano su una red hat di qualche anno fa.
> Credo ci siano due livelli di utenti: quelli esperti e comunque
> dediderosi di non farsi mettere i piedi in testa dal proprio pc e quelli
> che usano il pc come la macchina, che per essere usata non richiede
> anche la capacità di ripararla. E' un po' il motivo per cui andiamo dal
> medico e per occuparci della nostra salute non dobbiamo necessariamente
> laurearci in medicina. Al momento non mi sembra che questa seconda
> categoria di utenti, comunque numerosa e pertanto meritevole di
> attenzione e rispetto, non abbia grandi alternative allo zio B, se non
> forse lo zio di scozia, un certo mac, con costi di hw comunque superiori.