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Re: [RiminiLUG-General] Inglese italian-style : cosa ne pensate?



Alessandro Carichini ha scritto:
> La tematica è interessante ma si presta a mille interpretazioni
> differenti, ed ognuno può dire
> tutto e il contrario di tutto.
Sacrosanto, ma mi chiedevo se a livello di associazioni potremmo trovare
uno standard comune.... poi ovvio che se uno sgarra o personalizza non è
che gli si tagli la lingua :o)


> Come al solito dovrebbe prevalere il buon senso, è chiaro che se parli
> con un anglofono
> non puoi dire USA ma IU-ES-EI, se invece lo pronunci nella stessa
> maniera anche
> di fronte un italiano, puoi apparire un tantino esaltato una sorta di
> "Uaz american boi".
> Ho usato il tuo stesso acronimo per semplificare, perchè come al solito
> ci sono delle
> pronunce americane che sono entrate nel parlato quotidiano come ad
> esempio FBI.
Infatti per le sigle sono molto indeciso! Però fa buffo vedere che
diciamo tutti EF-BI-AI e non SI-AI-EI per la CIA. E' tutta una questione
di abitudine e spesso una ripetizione di quel che si sente in TV - tivu
o tivi ? :o)


> Per quanto riguarda i termini, andrebbero pronunciati nella lingua
> madre, ma poi
> che significa questo che lo si fa caricando la pronuncia come se stessi
> veramente
> parlando in inglese? [...]
Bhe, ovvio che non si richiede di calcare la pronuncia, forse suonerebbe
un po' fuori luogo. Però tra dire brauser e brouser (browser) forse
meglio scegliere quella più vicino al vero.

> 
> Un discorso diverso lo farei per i nomi, un conto è sbagliare la
> pronuncia di un
> termine e un altro è usare la propria fonetica per quei nomi diciamo di
> fantasia.
> "Gnome" l'ho sentito pronunciare in tanti modi diversi (anche da
> americani) e io stesso
> dico "Gnom" sia con la "g" di gatto e la "g" di gnomo, ma "noum" quasi mai.
Spesso questi nomi di fantasia però hanno un riscontro con termini reali
(non a caso il logo spesso associato a Gnome è un'impronta ...) e per
quel *poco* che so, in inglese non si legge mai il dittongo gn come in
italiano...

> Un altro esempio, chi dice mai codice "eski" anzichè ascii? Eppure la
> pronuncia
> corretta è la prima, anche se non capisco in base a cosa.
Io ho imparato a dirlo *per necessità* (poi magari quella vocale che sta
a metà strada tra la 'a' e la 'e' non viene sempre rispettata). Per
qualche anno nello studio di ingegneria dove lavoravo tutti
italianizzavano (asci). Poi al primo meeting con un gruppo di
sviluppatori tedeschi per un progetto comune ho dovuto correggere la
pronuncia se volevamo capirci. Poi magari il mio inglese rimaneva
approssimativo, ma almeno le basi comune occorre averle.
Idem la prima volta che andai a volare in un wind-tunnel vicino a
Londra. Quando parlavo con il coach e gli chiedevo del tunnel proprio
non capiva (per lui era il tan'l)

> Sono comunque d'accordo con te sulle buone abitudini da tenere anche se
> sarei
> più flessibile sulle pronunce, specialmente quando si è in presenza di
> nomi.
Flessibilità prima di tutto anche per me.... ci mancherebbe! Solo che a
volte, soprattutto se dobbiamo essere dei "divulgatori" il problema me
lo pongo. Ma sempre senza essere degli integralisti :)


Ivan