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Re: [RiminiLUG-General] free/non-free e secureboot.



On 29/01/2012 16:27, Ivan TArozzi wrote:
Venendo a Canonical... non posso non riconoscere che il suo approccio ha portato ad una diffusione desktop che forse mai si era verificata. E anche la community ubuntu ha avuto ruoli importanti in settori a me cari (ltsp, edubuntu, ecc). Quindi non dico che canonical è il male, non sono così estremista. Però, riallacciandomi a quanto detto da te (innovazione - frammentazione) perchè allora introdurre unity invece che lavorare a gnome3? Oppure ancora: tutti quei widget, integrazione con social network/chat etc, hanno un reale senso di innovazione? Io non li apprezzo per nulla,ma probabilmente sono vecchio io :D

Alla fine comunque è sempre molto sottile la linea che separa frammentazione da pluralità: io ad esempio, se a te piace unity, sono contento che ci sia questa frammentazione, perchè diversamente uno di noi 2 sarebbe stato scontentato :)
E per inciso: non posso dire che unity non mi piace, perchè non l'ho provato. Non mi piace molto gnome3, per quel poco che ho visto, perchè io sono abituato ad usare il pc per lavoro con dverse finestre aperte e voglio avere il controllo della situazione senza troppi fronzoli grafici. Magari se avessi un tablet troverei gnome3 o unity eccezionali (era giusto per chiarire)
Premesso che non sono un fan di Unity, condivido tuttavia la scelta di Canonical di inserirla nelle ultime distro ubuntu. Rappresenta infatti un modo per testare le tecnologie con cui il software con cui la software house potrebbe attaccare su altri segmenti di mercato (tablet, tv, etc.). In fondo anche su una ubuntu con Unity è possibile installare altri DE e quindi non vedo quale sia il problema, almeno da questo punto di vista.

Il problema più serio è se ubuntu sia ancora free software accanto a mint etc. visto che ormai la diffusione dei codec audio/video, degli emulatori, etc., hanno ridotto considerevolmente la parte di software free installata con queste distro (appena l'altra sera per installare un software di ocr mi sono trovato a dover installare i fonts di microsoft con tanto di licenza eula...).

Capita così che vado sul sito della Free Software Foundation (http://www.fsf.org)? e scopro che fra le distro ritenute free dalla fondazione ci sono alcune derivate da fedora, arch, ubuntu, debian, gentoo, etc., ma non fedora, arch, ubuntu, debian, gentoo, etc... Come dire che tutte le major releases hanno progressivamente preso le distanze da una filosofia puramente free, il che dovrebbe far riflettere.

Aiuto... stanno uccidendo il free software (!?)

Per giunta con l'avvento di Windows 8, lo zio Bill ha proposto un vincolo sui boot per le case produttrici di computers che vogliano essere omologate "windows compatibili": vorrebbero far implementare un sistema di secure boot che impedisca l'avvio di software non autorizzato. Sarebbe un'ottima misura di sicurezza per gli utenti windows alle prese con virus e varie, ma rischia di limitare il boot anche di tutti quei software come GNU/Linux, BSD etc che non sono visti di buon occhio da quelli di Redmond. Sul sito della FSF stanno raccogliendo le firme per una petizione in cui si chiede che si assolva agli oneri imposti da Microsoft senza limitare la libertà dell'utente finale di preferire software libero. Firmiamo? ;)

pL



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possono dirci su che cosa riflettere, non che cosa pensare